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Il nostro progetto di natura

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Maurizio Borri

Fondazione Homo Novus

Psicologo quantistico

31 gennaio 2021 16:10:24

Come fare per non andare mai contro il proprio progetto di natura

All'interno di una relazione che coinvolge due sistemi informatici interagenti quali sono l'uomo ed il suo ambiente prossimo, la risultante o vettore operativo che prevale è solo l'informazione più organizzata, quindi il più organizzato organizza il meno organizzato.
Come fare per capire la gestione della propria esistenza?
Una prima valutazione la si può già fare partendo dal proprio corpo, sono sano? Ho un organismo sano, questo aspetto è importante, perché sempre si tende a trascurare la nostra prima casa, il corpo, il quale ci permette di poter fare tutte le altre cose.
Una altra analisi la si può fare sullo stato della propria soddisfazione esistenziale, sono felice? Le cose che faccio mi piacciono? La sfera personale, quella familiare, quella del lavoro e dei collaboratori è funzionale, cioè mi porta benessere e soddisfazione?
Si tratta di capire se siamo felici o meno della nostra vita. Perchè il logorio della vita moderna ci rende tutti un pò robotici, corriamo tutti dal mattino alla sera senza mai fare il punto gratificante della situazione, rischiando così di sostituire l'avere delle cose alla realizzazione personale. Non che l'avere delle cose non sia importante, anzi! Ma è altresì importante sapere chi sono, da dove vengo e dove vado. In parole semplici sapere il proprio progetto di vita, che è strettamente connesso a quello di natura.
Prima abbiamo accennato alla logica di natura, perché solo questa è la via salvifica; il criterio è il 'biologico'. Essere sani implica sempre un rapporto psicofisico armonico.
La velocità del processo tecnologico, ci sta travolgendo, con il rischio che prima o poi valuteremo più importante un computer rispetto ad un essere umano. E da una ottica umanistica questo è una aberrazione
Ci stiamo allontanando dalla nostra dimensione umana credendo che la tecnologia sia salvifica, ma avere una costante interfaccia tecnologica tra se stessi (cellulari, PC e quanto altro) e il mondo in cui viviamo, non aiuterà a sviluppare i valori della nostra natura umana, in quanto questi sono sempre e solo basati su un criterio di natura.

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