Fondazione di partecipazione: Un nuovo modello di organizzazione sociale

La Fondazione di Partecipazione fonde le esigenze di supervisione e controllo degli enti pubblici locali e le necessità di efficienza, efficacia ed economicità della gestione sociale.

La partecipazione degli enti pubblici a organismi e strutture privatistiche è un fenomeno diffuso, articolato e in continua evoluzione ed è dovuto essenzialmente alla pratica diffusa nelle pubbliche amministrazioni di creare soggetti di natura privata per fini di interesse pubblico.

Fra queste forme d’intervento nell’economia pubblica meritano una menzione a parte le fondazioni. E in particolare le fondazioni di partecipazione.

Una Fondazione di Partecipazione è una forma di organizzazione non profit che ha lo scopo di promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini in diversi settori della società. Queste fondazioni operano attraverso la partecipazione diretta dei cittadini, che possono contribuire con il proprio tempo, competenze, risorse finanziarie o idee per la realizzazione di progetti a beneficio della comunità.

Le Fondazioni di Partecipazione possono essere costituite per affrontare diverse tematiche, come ad esempio la promozione della cultura, dell’istruzione, dell’assistenza sociale, dell’ambiente o della salute. L’obiettivo principale è creare un ambiente in cui i cittadini si sentano coinvolti e partecipi attivamente allo sviluppo e al miglioramento della loro comunità.

L’articolo che seguirà sarà in grado di illustrare le caratteristiche e le problematiche di gestione tipiche di una fondazione, focalizzandosi su come ALFASSA, inteso come l’insieme sinergico ed integrato di beni intangibili, possa svolgere un ruolo determinante ed essenziale per la sua capacità di generare un’utilità differita nel tempo.

In questo articolo esamineremo le diverse sfide che la Fondazione può affrontare e di come ALFASSA può essere funzionale nella gestione delle risorse, nel coinvolgimento degli stakeholder e nella creazione di valore a lungo termine.

CARATTERISTICHE GENERALI

La fondazione è un ente morale dotato di personalità giuridica, disciplinato dal libro I del codice civile, non persegue scopi di lucro. Le caratteristiche principali sono:

  • La fondazione di partecipazione ha lo scopo non lucrativo e il patrimonio destinato al raggiungimento di un obiettivo, predefinito e invariabile, che è fissato nell’atto costitutivo.
  • Il suo elemento costitutivo essenziale è l’esistenza di un insieme di beni che restano vincolati alla soddisfazione di un fine sociale. Semplificando: la fondazione non ha lo scopo di avere profitti fini a sé stessi, e tutto ciò che possiede è usato per raggiungere i suoi obiettivi.
  • La fondazione ha una propria organizzazione e propri organi di governo. Per la gestione sociale utilizza le risorse finanziarie, attribuitele con il negozio di dotazione, per lo scopo voluto dai fondatori e inseriti nell’atto costitutivo
  • Le norme dettate per il suo funzionamento sono inserite nello statuto, che è parte integrante del negozio unilaterale di fondazione
  • Il patrimonio, inteso sempre come insieme di beni vincolati alla soddisfazione di uno scopo.
  • Le Fondazioni di Partecipazione sono gestite da un consiglio direttivo composto da rappresentanti della società civile e da rappresentanti di enti pubblici o privati interessati alla tematica trattata.
  • Possono ricevere finanziamenti da donazioni private, da enti pubblici o da fondi europei, e rendono conto delle loro attività attraverso relazioni annuali o bilanci.

Le fondazioni di partecipazione sono quindi lo strumento ideale per trasformare le reti di imprese in un’organizzazione strutturata e legalmente riconosciuta, così che tutti possano collaborare in modo coerente, condividere risorse e competenze, e prendere decisioni per realizzare obiettivi comuni.

ALFASSA: Dai Contratti di Rete alle Fondazioni di Partecipazione  

ALFASSA è un network di livello internazionale che tende a raggruppare in cluster un insieme di operari economici interessati, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • allo sviluppo economico e sostenibile del territorio;
  • alla creazione di nuove filiere produttive e distributive;
  • allo sviluppo congiunto di soluzioni ad alto contenuto tecnico e tecnologico per incrementare la propria competitività;
  • alle attività di sviluppo, ricerca e divulgazione.

ALFASSA ha quindi scelto la Fondazione di Partecipazione per stimolare l’innovazione, promuovere la collaborazione pubblico-privato e sostenere lo sviluppo economico del territorio, ed è in grado di fornire tutti gli strumenti necessari sia in fase di costituzione e di gestione.

La Fondazione di Partecipazione, come Ente del Terzo Settore iscritto al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), rappresenta il punto di arrivo delle reti di imprese. Essa favorisce progetti di maggior rilevanza che coinvolgono enti pubblici, offrendo opportunità di accesso alla finanza, mettendo a disposizione risorse e agevolazioni finanziarie per i partecipanti. Nella sua funzione istituzionale, la Fondazione, inoltre, facilita la collaborazione tra università, imprese e pubbliche amministrazioni per promuovere l’innovazione e lo sviluppo.

ALFASSA, è quindi in grado di accompagnare, nella sua funzione di incubatore produttivo virtuale, un insieme di operatori economici ad unirsi, prima attraverso un contratto di rete, e poi, quando si verificano determinati presupposti, a costituire una Fondazione di Partecipazione.

FONDO di DOTAZIONE

Per una Fondazione di Partecipazione l’elemento patrimoniale è basilare, questo è a struttura aperta, a formazione progressiva e si distingue tra fondo di dotazione e fondo di gestione.

Il FONDO di DOTAZIONE è una riserva intangibile, questo è rappresentato dai conferimenti in denaro, in beni mobili o immobili e dalle utilità impiegabili per il perseguimento degli scopi sociali fornite dai fondatori, dai promotori o dai partecipanti e aderenti.

Il patrimonio deve essere sufficiente per consentire alla fondazione di svolgere la sua attività ordinaria, in particolare, il codice civile considera basilare la presenza di quest’ultimo requisito. Infatti, per costituire una Fondazione di Partecipazione occorre, per legge, un capitale minimo di € 30.000 da versare in liquidità o con altri beni che siano funzionali allo scopo della fondazione, come appunto il conferimento di beni materiali o beni immateriali.

Gli enti del terzo settore sono soggetti a controlli e ispezioni per garantire il rispetto delle normative e dei requisiti previsti tra cui l’accertamento dello stato patrimoniale, pertanto, è necessario che, indipendentemente dall’atto di conferimento con parere favorevole del notaio, perito e revisore, la fondazione dovrà garantire che:

  • Il Fondo di DOTAZIONE deve essere funzionale o strumentale allo sviluppo degli obiettivi strategici della Fondazione, in caso contrario, tale patrimonio può essere svalutato e di conseguenza, la fondazione potrebbe perdere il riconoscimento acquisito in fase di costituzione.
  • Se il patrimonio conferito non è sufficiente a raggiungere lo scopo, oppure viene consumato, il codice civile prevede che la fondazione si estingua e il suo patrimonio residuo sia trasferito a organismi con una finalità analoga, o si provvede alla trasformazione della fondazione in un altro ente come ad esempio l’associazione.
ALFASSA: Patrimonializzazione

Sappiamo che la vera ricchezza e i driver della crescita economica delle organizzazioni risiedono, soprattutto al giorno d’oggi, nelle risorse immateriali, che assumono sempre di più una valenza strategica fondamentale.

Il Capitale Intellettuale di ALFASSA, data la sua natura, al momento unica al mondo, di beni intangibili partecipati, ha una capacità di generare utilità differita nel tempo con una crescita esponenziale.

Attraverso tale patrimonio di beni intangibili, è possibile patrimonializzare la fondazione attraverso il conferimento in godimento d’uso di tale Capitale Intellettuale.

Ovviamente, quello che andremmo a conferire, attraverso una perizia di stima giurata, sono solo i beni strumentali o funzionali allo scopo della fondazione.

Il conferimento in godimento d’uso del Capitale Intellettuale è vincolato alla sottoscrizione di un accordo di licenza che ne regola le condizioni d’uso. Il presidente ed i soci Fondatori, come da normativa, hanno l’obbligo di tutelare tale patrimonio e quindi di utilizzarlo per lo sviluppo delle proprie finalità.

ALFASSA traccia tutte le attività della Fondazione in quanto, quantifica il valore dei beni intangibili condivisi e questi report, possono essere dati in visione ai rispettivi revisori.

FONDO di GESTIONE

Il FONDO di GESTIONE è il patrimonio utilizzabile nella complessa attività di gestione, questo è usato per garantire l’ordinaria attività, è così composto:

  • rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della fondazione,
  • donazioni o disposizioni testamentarie che non siano espressamente destinate al fondo di dotazione,
  • eventuali altri contributi attribuiti dallo Stato, dagli enti locali o da altri enti pubblici,
  • contributi volontari dei fondatori promotori, dei nuovi fondatori, degli aderenti e dei sostenitori,
  • ricavi delle attività istituzionali, accessorie, strumentali e connesse.

Anche il Fondo di GESTIONE come quello di DOTAZIONE, deve essere impiegato per il raggiungimento dello scopo della fondazione.

ALFASSA: Capitale minimo e Patrimonializzazione

La Fondazione può immediatamente attirare la partecipazione di molti operatori economici grazie al Capitale Intellettuale ALFASSA, in quanto, questo offre una vasta gamma di servizi e opportunità.

ALFASSA offre un insieme di competenze, conoscenze, esperienze e risorse che la Fondazione mette a disposizione delle imprese e degli enti pubblici.

Attraverso ALFASSA, la Fondazione può fornire servizi di consulenza e supporto per lo sviluppo di progetti innovativi e l’accesso a finanziamenti agevolati, inoltre, può offrire opportunità di networking tra imprese e istituzioni, favorendo la creazione di collaborazioni strategiche e sinergie tra i diversi attori.

La Fondazione, grazie a ALFASSA, può anche promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale attraverso programmi di sviluppo delle competenze, workshop e eventi di networking. In questo modo, essa può incentivare la partecipazione di operatori economici che desiderano accedere a risorse e opportunità di crescita.

Complessivamente, la Fondazione, sfruttando il capitale intellettuale ALFASSA, può offrire una gamma di servizi di supporto ed opportunità che invogliano gli operatori economici a unirsi ad aderire alla Fondazione, beneficiando così delle sue risorse e potenzialità.

IMMUTABILITA’ DELLO SCOPO

Un’altra caratteristica della Fondazione di Partecipazione è l’immutabilità dello scopo, ovvero, l’obiettivo principale o la finalità per cui è stata costituita NON può essere modificato nel corso del tempo.

L’immutabilità dello scopo è una caratteristica importante delle fondazioni in quanto garantisce che le risorse e le attività destinate a realizzare l’obiettivo originario della fondazione siano mantenute nel tempo e non vengano deviate per altri scopi. Ciò significa che, a meno che ci siano circostanze eccezionali o motivi validi, la fondazione deve perseguire e realizzare il suo scopo principale come stabilito nel suo atto costitutivo.

Questa caratteristica contribuisce a garantire la trasparenza e la responsabilità delle fondazioni e a mantenere la fiducia dei donatori e del pubblico che sostiene l’organizzazione. Non sarà quindi possibile, per i soci fondatori, cambiare le finalità della Fondazione, in quanto, un uso diverso da quello che è il suo scopo determinare la perdita dei requisiti di Ente del Terzo Settore.

ALFASSA: Programma Strategico di Sviluppo

ALFASSA, attraverso il conferimento dei soli beni intangibili funzionali o strumentali allo scopo della Fondazione, permette di delineare in maniera programmatica gli obiettivi strategici della stessa e di monitorarne lo sviluppo delle sue attività.

ALFASSA garantisce che le risorse siano impiegate in modo coerente e mirato, questo conferimento avviene in modo strategico, identificando con precisione gli obiettivi e le attività che devono essere perseguiti, così da fornire le relazioni, conoscenze, strumenti ed applicazioni per sviluppare progetti in linea con lo scopo istituzionale.

Inoltre, ALFASSA, nel tracciare le attività della Fondazione è in grado di monitorare lo sviluppo delle attività, valutare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, mettere in atto sistemi di misurazione e valutazione delle performance, non solo in termini di risultati tangibili, ma anche in termini di impatto economico, sociale ed ambientale.

Con questi dati, la Fondazione può adattarsi ai cambiamenti del contesto e può migliorare continuamente le proprie performance, garantendo uno sviluppo coerente e sostenibile nel rispetto dei suoi principi statutari.

PARTECIPAZIONE DI ENTI PUBBLICI

Le fondazioni sono espressione delle organizzazioni delle libertà sociali, e in questo senso sono corpi intermedi che si collocano fra lo Stato e il mercato. Corpi che trovano nel principio di sussidiarietà orizzontale (ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione) un preciso richiamo e presidio rispetto all’intervento pubblico.

Il modulo organizzativo della fondazione di partecipazione permette la presenza contemporanea di enti pubblici quali le regioni, le province o i comuni e di soggetti del mondo privato.

La fondazione di partecipazione, intesa come modello organizzativo, è in grado di fondere le esigenze di supervisione e controllo degli enti pubblici locali e le necessità di efficienza, efficacia ed economicità della gestione sociale.

La fondazione di partecipazione costituisce perciò una sintesi organizzativa dove possono trovare posto gli enti pubblici, le società e le organizzazioni con scopi non lucrativi. Un modello organizzativo che permettere la coesistenza di pubblico e privato in forma aggregata, quindi permette da un lato una fattiva collaborazione all’interno dello stesso istituto di soggetti pubblici e privati e, dall’altro, l’aggregarsi di privati cittadini che diventano soggetti attivi della fondazione.

Si presta dunque a diventare uno strumento utile in mano agli enti pubblici per realizzare gli interessi della collettività, attività sociali o di assistenza agli anziani ed alle persone con disagio, attività culturali, attività di ricerca scientifica, iniziative tese a facilitare lo sviluppo economico di zone disagiate.

In altri termini, la fondazione di partecipazione può essere lo strumento per incanalare verso le pubbliche amministrazioni maggiori risorse finanziarie. In questo modo c’è la possibilità di coinvolgere i privati e attirare capitali e capacità di gestione che altrimenti sarebbero difficilmente ottenibili. Così facendo, si riducono anche i rischi che deriverebbero dalla gestione diretta del servizio pubblico.

ALFASSA: Rapporti con la Pubblica Amministrazione

L’adesione di un ente pubblico a una fondazione richiede competenze specifiche e progettualità che rispettino determinati criteri. Attraverso il Capitale Intellettuale di ALFASSA sarà possibile, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • La fondazione potrà avere accesso a dei modelli contrattuali e procedure operative, che hanno tenuto conto di una approfondita conoscenza delle leggi e delle normative che regolano le fondazioni e gli enti pubblici.
  • La fondazione potrà accedere a delle soluzioni e strategie che le garantiscano il mantenimento della sua natura privatistica, anche se ad aderire dovessero essere più di un ente pubblico, ad esempio un insieme di comuni di un determinato territorio.
  • La fondazione potrà applicare un modello organizzativo che le permettono di avere un rapporto solido e trasparente, soprattutto nell’adozione di determinati criteri, sia in materia di governance che nella gestione finanziaria.
  • La fondazione potrà accedere ad un insieme di progettualità integrate e partecipate dall’ente pubblico, che garantiscono una corretta pianificazione, implementazione e monitoraggio.
CATEGORIE DEI SOGGETTI PARTECIPANTI

Sebbene non esistano nel nostro ordinamento norme specifiche che prevedano e disciplinino la partecipazione dei soggetti alla vita sociale, secondo la dottrina prevalente i soggetti che potrebbero far parte della fondazione di partecipazione si possono classificare nelle seguenti categorie:

  • fondatori promotori, ossia quei soggetti che si riuniscono e mediante la stipulazione dell’atto costitutivo creano la fondazione di partecipazione e la dotano dei mezzi necessari per raggiungere i propri obiettivi
  • nuovi fondatori (o partecipanti fondatori) rappresentati da soggetti che vengono ammessi poi, in forza di una specifica previsione contenuta nello statuto. Possono assumere tale veste le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, e gli enti che contribuiscano al fondo di dotazione ed al fondo di gestione, mediante un contributo pluriennale in denaro o in natura
  • aderenti (o partecipanti) rappresentati da persone fisiche o giuridiche che, condividendo le finalità e gli scopi della fondazione di partecipazione, contribuiscono operativamente alla vita della medesima mediante contributi in denaro corrisposti una tantum o a cadenze periodiche
  • Appartengono a questa categoria coloro i quali scelgono di sostenere la fondazione di partecipazione attraverso contribuzioni di carattere non finanziario come, per esempio, la prestazione di lavoro volontario o di altre attività di rilievo particolare (ad esempio le prestazioni di natura professionale di particolare rilevanza).
ALFASSA: Un nuovo modello organizzativo e gestionale

ALFASSA è di fatto un sistema di gestione delle relazioni e delle conoscenze, che permette di regolare i rapporti all’interno della Fondazione e di favorisce i rapporti di partnership all’interno del circuito.

ALFASSA facilita la collaborazione e la cooperazione tra le diverse tipologie di soci, in quanto, all’atto della loro adesione vengono verificate le specialità produttive e conoscitive e quindi, vengono utilizzati tali dati di complementarietà per verificare eventuali sinergie e rapporti di collaborazione.

Inoltre, ALFASSA favorisce i rapporti di partnership all’interno dell’ecosistema produttivo, avendo in pancia i dati di complementarietà di tutti gli altri aderenti al circuito ALFASSA.

Questo sistema permette di creare connessioni e collaborazioni tra imprese, enti pubblici, istituzioni accademiche e altre organizzazioni, promuovendo l’innovazione, la condivisione di conoscenze e l’ottimizzazione delle risorse.

Pertanto, non solo la Fondazione può facilitare l’accesso a opportunità di networking, eventi di matchmaking e programmi di collaborazione, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo di partnership strategiche, ma è in grado di spingere ogni singolo aderente a cooperare per lo sviluppo di obiettivi comuni.

Leave a Reply

en_USEnglish